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Immagine del redattoregennaro carrano

"Creatura Nova"-Recensione Spettacolo 23-24 Marzo da Roberta Chicles



È sempre difficile commentare uno spettacolo a caldo, occorre il tempo di metabolizzare per lasciar sedimentare le emozioni, soprattutto se sono tante, contrastanti e intense.

Creatura nova è il titolo più appropriato per quest'opera, che va definita appunto "creatura", non solo per la protagonista che è un personaggio da romanzo di formazione, ma per l'intero testo, che sembra vivere di vita propria. Il linguaggio è arcaico ma diretto e quindi facile da comprendere, ma soprattutto è poetico, le immagini utilizzate permettono di toccare con mano le emozioni dei protagonisti, interpretati magistralmente dagli attori. L'autore è giovane ma ha così talento e così tanto da dare che è una fortuna, perché ha tutta la vita davanti per continuare a sorprendere, emozionare, commuovere. La regia è delicata e sensibile e punta sulla forza evocativa delle parole, dei suoni, delle grida e della bravura degli attori, utilizzando il buio e coinvolgendo la capacità immaginativa del pubblico. Chiaramente gli spettatori sono aiutati dal pathos degli artisti in scena, vengono presi per mano e guidati dai narratori, emotivamente coinvolti dalla storia che raccontano, e da coloro che non la rappresentano semplicemente ma la vivono sulla propria pelle e la fanno rivivere in un modo così vivido che è impossibile non commuoversi. Le voci, gli sguardi, la mimica, tutto contribuisce a toccare nel profondo l'anima di ognuno, nessuno escluso, che non sarà più la stessa, perché vivrà una vera e propria catarsi, una purificazione totale di sensazioni dettate dall'empatia che, in misura differente, coinvolge chiunque. Un appello allora va alle anime tutte, quelle pure e quelle immonde: non siate indifferenti, lasciatevi sedurre e trasportare in questo viaggio in un passato remoto così attuale, perché vi sorprenderà.



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