Dopo lo spettacolo si esce dal teatro con la sensazione di aver fatto un viaggio vorticoso nella coscienza inarrestabile di una donna che, almeno nei problemi, ci rappresentazione tutti in una maniera o in un’altra. La giovane Virginia mette in evidenza nel suo amore ancora del tutto fanciullesco verso suo fratello tutte le difficoltà che si hanno nel crescere senza una sana ribellione dai modelli che ci vengono proposti e dalle idee malate che rischiano di diventare nostre malattie se non messe in discussione. Si conferma uno spettacolo che mette in evidenza una rivoluzione per la portata del messaggio che colpisce tutti, entra dentro lasciando segni indelebili, donne e uomini, che si possono rispecchiare sulla superficie del corpo nudo di una donna che grida il suo dolore, la sua rabbia e la sua solitudine. Solo il sorriso di Don Tonino, quello espresso da Virginia dopo l’incontro con la bambina e l’abbraccio finale fanno si che alleviano in modo effimero un segno bruciante.
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