Ho letto il libro nei giorni scorsi.
Ci tengo a precisare che il testo è tratto da "Creatura Nova" che ho già letto e recensito.
Trovate tra l'altro la recensione qui sul Blog.
Vi trascrivo la trama e i Link per l'acquisto.
Buona lettura.
Germana
Sinossi:
La poesia classica di "Creatura Nova" diventa teatro in "Creatura Nova-Drama". Le vicissitudini dei due fratelli Verginia ed Adelfo calcano il palcoscenico in questo dramma tutto napoletano. Il bene si confonde con il male, l'amore si fonde con l'odio, il perdono diviene una colpa. Un'eterna lotta tra istinto e ragione... "Con Rassegnatio Et Assolutio Tollereresti Un Riprovevole Atto?"
" Nell'Odiar Vivrei Angustiato!"
Premetto che collaboro con l'autore da qualche anno e devo dire che è una persona davvero gentile, professionale e molto brava.
Ed è un piacere immenso per me ogni volta collaborare con lui. Ho trovato il testo davvero molto dolce e profondo.
La tematica che affronta credo sia profonda e provoca davvero dolci emozioni.
Inoltre il testo è scritto interamente in napoletano e questa cosa mi è piaciuta moltissimo. Anche se ammetto con il sorriso sulle labbra, che alcune frasi l'ho dovute rileggere alcune volte.
Viene raccontata la storia di due fratelli, Verginia e Adelfo, come fosse uno spettacolo teatrale. La storia inoltre è narrata da due personaggi molto diversi tra loro. Felice è un uomo di gran classe, mentre Valerio é un uomo davvero molto semplice. Con i loro commenti arricchiscono ancor di più la storia.
Una storia triste che rispecchia (purtroppo) la realtà. Una storia in cui la dolcezza della protagonista vince su tutto. Dalle pagine trasuda dolore ma soprattutto amore.
Una storia in cui il Diavolo striscia in silenzio...
Come scrive lo stesso autore nel testo:
"MA IL MALE PUÒ NASCONDERSI TRA LE STRADE, NELLE CHIESE, PERSINO TRA LE MURA DI CASA..."
Una storia di dolore, amore, odio e perdono...
Una storia che tocca il cuore per la profondità della protagonista.
In fin dei conti, usando le stesse parole di Verginia:
"Ognune cunosce 'e proprje paravise e 'e proprje inferni. Nisciune pò giudicà."
Le scene più emozionanti? Quando Don Tonino abbraccia Verginia semplicemente dopo averla guardata negli occhi...E poi quando i due fratelli si recano dalla loro mamma...
Ma non vi dirò altro perché vale la pena leggerlo. Sono sicura che emozionerà anche voi.
Voglio aggiungere una curiosità che spero possa farvi piacere. Il nome che l'autore ha dato ai due uomini Felice e Valerio, è un omaggio che ha voluto fare al suo poeta preferito, Gaio Valerio Catullo.
Grazie di cuore Gennaro per avermi fatto leggere questa storia perché mi è piaciuta moltissimo.
E complimenti perché sei davvero molto bravo. Leggerò al più presto anche il tuo ultimo lavoro, il libro "Il castigo".
Germana
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